26/01/2018
Le zone industriali assicurano occupazione di alta qualità e valore aggiunto
Il settore manifatturiero contribuisce per il 25 per cento al PIL provinciale, produce l’85 per cento delle esportazioni, genera due terzi della spesa altoatesina in R&S e garantisce i posti di lavoro più sicuri (nove contratti su dieci sono a tempo indeterminato) e meglio pagati. L’industria è un pilastro dello sviluppo economico e sociale della nostra terra: permettere alle aziende produttive già esistenti di svilupparsi e attirarne di nuove, significa creare valore aggiunto, innovazione e occupazione di qualità.
Le aziende manifatturiere sono tipicamente insediate nelle zone produttive: in queste aree l’attività delle imprese deve essere permessa senza inutili paletti, che invece rischiano di essere introdotti in numerosi Comuni altoatesini attraverso i piani di classificazione acustica: “L’attività delle imprese è sempre più rispettosa dell’ambiente, più efficiente dal punto di vista del risparmio energetico, più attenta all’uso parsimonioso del terreno, ma è evidente che se vogliamo permettere ad un’azienda di produrre, non possiamo pretendere che non faccia alcun rumore, perché anche le fabbriche più moderne, anche i robot, fanno rumore”, ricorda il Presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea.
L’esempio di Bolzano Sud, dove ci sono aziende che per via delle limitazioni acustiche più stringenti rispetto a quelle vigenti a livello nazionale potrebbero essere addirittura costrette a ridurre la propria attività, è emblematico: “Limitare la competitività delle nostre imprese con vincoli sempre più stringenti mette a rischio i posti di lavoro”, avverte il Presidente di Assoimprenditori. “Proprio la zona industriale di Bolzano ha dimostrato come le aziende manifatturiere siano diventate sempre più innovative e moderne negli anni, trasformandosi in vere e proprie eccellenze internazionali. Grazie a loro, Bolzano Sud è di gran lunga l’area a più alto valore aggiunto del capoluogo. Lo stesso vale anche per molte altre zone produttive distribuite nei Comuni altoatesini: nei diversi momenti di confronto che abbiamo avuto con le amministrazioni e che contiamo di portare avanti in modo molto costruttivo, abbiamo sempre ribadito che la loro destinazione deve restare produttiva. Invece di introdurre nuovi divieti, bisogna puntare su interventi, a partire da quelli viabilistici e della connessione dati, che rendano queste aree ancora più competitive”, chiude il Presidente di Assoimprenditori.
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